lunedì 26 marzo 2012

giorni di semina





Sabato era una giornata buona per la semina. Non ne ho potuto profittare perché di nuovo mi sono ammalata, ma ho comunque trapiantato qualcosina in vaso. In compenso sono già germogliate alcune piantine che ho seminato l'11 marzo: piselli, pomodori variegati tigerella e S. Marzano, cetrioli di Alan e peperoni corno di bue, oltre a tutte le verdure in foglia. Mancano all'appello i pomodori neri, il peperone di Cuneo, il cetriolo Imperatore e il pomodoro S. Pietro, la melanzana e il cardo bianco. Il 4 aprile faccio il secondo giro di semina, e nel frattempo preparerò anche l'orto, così potrò seminare direttamente carote e insalatina. Oggi nulla, 'ché secondo il Bugiardino è giorno di càmua, cioè giornata in cui i lavori sono a grosso rischio di màlora.
L'inverno mite e secco, con il suo colpo di coda di neve improvvisa, ha fatto fuori molte delle piante del mio balcone, e nei giorni scorsi ho fatto la conta dei morti. Ho potato. E adesso aspetto. Alle piante bisogna sempre dar tempo. Tra qualche settimana potrei scoprire che chi oggi sembra morto in realtà è vivo e viceversa. Intanto le innaffio e le curo tutte. Mi è già successo di veder rispuntare le foglie da fusti apparentemente secchi, anche in vaso, anche dopo mesi. La natura se ne frega parecchio delle nostre manie di grandezza e velocità. Lei che ci ha messo ere per formare canyon e foreste, e che ci mette pochi secondi per distruggere tutto con terremoti e trombe d'aria, lo sa che noi non capiamo niente. E ogni tanto ci dà una lezione. Qualche volta cattiva, qualche volta buona. Quindi aspetto i miei germogli e le mie foglioline, con tutto il tempo che ci vuole per imparare le cose nuove.

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